Controinformazione dai comuni di:
Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia

lunedì 21 luglio 2014

“Costruiamo la Syriza italiana”

Mercoledì 23, alle ore 21,00, piazzetta del museo civico di Albano Laziale, (c\o la “Festa della Sinistra”)
“Costruiamo la Syriza italiana”,
 
uno spazio libero per cominciare e discutere sul che fare,
e, magari, iniziare a organizzare una rete di contatti tra i comuni dei Castelli Romani, del litorale e dei monti Lepini e Prenestini.
sono invitati: tutti coloro che si sono spesi  perchè la sinistra italiana potesse essere rappresentata nel Parlamento europeo; tutti coloro che ritengono necessario costruire una sinistra in Italia, ma alle elezioni non l’hanno creduto possibile; tutti coloro che avrebbero voluto votare la sinistra ma non hanno potuto perchè i grandi media giornalistici e televisivi non li hanno informati, fino a che non è stato certo il superamento del quorum necessario ad eleggere i rappresentanti al Parlamento europeo; tutti i cittadini che ritengono che il SISTEMA: PD, FORZA ITALIA, GRILLO non è altro che un modo in cui i padroni ed i poteri forti continuano a fare i loro comodi ed i lavoratori ed i cittadini ne pagano le conseguenze.
La possibilità che nel futuro Italiano esista una SINISTRA è legata alla nostra capacità di partecipare in prima persona e alimentare la partecipazione.
Vi prego di girare la presente nelle vostre liste di contatti.
Marco Bizzoni

sabato 2 febbraio 2013

Bizzoni e Spezzano (Prc – Rivoluzione Civile): “è ora di affrontare i problemi dei lavoratori”

Bizzoni e Spezzano (Prc – Rivoluzione Civile): “è ora di affrontare i problemi dei lavoratori”

Ieri a Zagarolo, nella sala del consiglio comunale, si e svolta l'assemblea di presentazione dei candidati di RIVOLUZIONE CIVILE Maurizio Spezzano per la Regione e Marco Bizzoni per il Senato.
Alla presenza di attivisti, militanti e cittadini “rivoluzionari” si è svolta una calda serata di discussione politica appassionata, coinvolgente e stimolante. Nell'aula si respirava aria di grande occasione, quella di riuscire finalmente a riportare nel Parlamento ed in consiglio regionale uomi di sinistra i cui principi ed i cui valori sono all'estremo opposto dell'attuale politica politicata: dai bunga bunga alla malversazione alla Batman Fiorito. Dopo la presentazione dei candidati effettuata da Maura Verginelli ha preso la parola Maurizio Spezzano, candidato alla regione Lazio.
“Dobbiamo tornare ad una politica che non sia espressione di un potere personale” - ha affermato Spezzano - “quella per me non è politica ed io la disprezzo. Politica per me è stare a contatto con i cittadini ascoltarne i problemi, farmene carico e cercare di risolverli, per me la Politica è quello strumento che serve a chi non ha potere, ai senza voce, ai lavoratori per mettersi insieme e risolvere i problemi della comunità.” Nel concludere il suo intervento Spezzano ha poi rilevato alcuni punti critici che sarà necessario affrontare nella prossima legislatura regionale. “Sarà necessario affrontare la questione del lavoro che non c'è, della mobilità e dei treni dei pendolari, maggiore attenzione all'ambiente in cui viviamo, trasparenza amministrativa e riduzione dei compensi dei consiglieri regionali.”
Intervenendo nel dibattito, il candidato al Senato Marco Bizzoni, ha operato una riflessione sui motivi che hanno portato RIVOLUZIONE CIVILE – Ingroia a non essere alleata con il PD. Bizzoni ha poi rilevato che il bipolarismo è morto e non siamo più nelle condizioni del 2008, in cui la vittoria ed il governo sarebbero stati o di Veltroni o di Berlusconi, con annesso allarme per i militanti ed i cittadini della sinistra e la forte presa del voto utile che ha annichilito la sinistra. Il quadro politico attuale vede oltre al PD e PDL almeno altre 4 diverse opzioni politiche. Questo quadro rende incerta l'individuazione del candidato premier vincitore delle elezioni, ma rende certo l'accordo post elettorale tra Bersani e Monti per continuare con le politiche di rigore portate avanti sino ad oggi, magari “temperate” dai residui di umanesimo della cultura PD. Il Candidato al Senato Bizzoni ha affermato che: “oggi, agitare lo spauracchio del voto utile e una truffa nei confronti dei cittadini elettori. Esso viene agitato da Berlusconi e da Bersani per compattare i cittadini sulle loro coalizioni ma soprattutto per impedire che nel futuro Parlamento ci sia, nuovamente, la voce dei lavoratori e una alternativa forte alle politiche di Monti che hanno sempre appoggiato in Parlamento.” Dopo aver indicato i temi su cui RIVOLUZIONE CIVILE intende impegnarsi: Lavoro, Pace, Fiscalità generale, Legalità, Ambiente.., Bizzoni ha concluso affermando che RIVOLUZIONE CIVILE “sta con l'Italia dei lavoratori che giorno dopo giorno perdono potere di acquisto, con i disoccupati generati dalle politiche di rigore economico volute dal PD, PdL, Monti, con gli studenti ed i lavoratori della scuola e della sanità, servizi che si stanno progressivamente smantellando economicamente. Per questi motivi RIVOLUZIONE CIVILE si oppone, unica lista tra le tante, al Fiscal Compat voluto dall'Europa. Perchè quel trattato prevede un piano di rientro dal debito nell'ordine di circa 50 miliardi di euro di tagli allo stato sociale ogni anno per 20 anni, cioè lacrime e sangue per i lavoratori.”
L'assemblea si è conclusa con gli interventi dei partecipanti in un clima di calda soddisfazione.
Salvatore Fagiolo
Responsabile comunicazione PRC federazione Castelli, Colleferro, Litoranea

martedì 29 gennaio 2013

Candidati nelle liste di RIVOLUZIONE CIVILE -Ingroia

Alle prossime elezioni Nelle liste “RIVOLUZIONE CIVILE – INGROIA” saranno presenti tre
candidati del Partito della Rifondazione Comunista della federazione Castelli, Colleferro, litoranea.
Questo risultato è il frutto del lavoro politico che i compagni e le compagne del PRC del territorio
svolgono quotidianamente nei posti di lavoro, nelle scuole e nei paesi.
I candidati sono: Bizzoni Marco nelle liste del Senato della Repubblica, Mirarchi Anna nelle liste
della Camera dei Deputati circoscrizione Lazio 1 e Spezzano Maurizio nelle liste elettorali della
regione Lazio.
“RIVOLUZIONE CIVILE” si presenta agli elettori come polo politico plurale e autonomo dal
centro sinistra. Soggetto politico in cui si incontrano le istanze dei lavoratori, pensionati, precari,
ambientalisti, pacifisti, società civile, studenti che in questi anni non hanno avuto nessuna
rappresentanza in Parlamento e che sono stati duramente colpiti dalle politiche di Berlusconi e di
Monti con l'appoggio del PD.


MARCO BIZZONI Candidato al Senato della Repubblica
“RIVOLUZIONE CIVILE - Ingroia” si presenta agli elettori come polo
politico autonomo dal centro sinistra, esso è il punto di partenza per iniziare a
riorganizzare un nuovo movimento operaio.
“Basta precarietà, rispetto del Contratto collettivo di lavoro, ripristino
dell'articolo 18” – afferma il candidato al Senato nel Lazio Marco Bizzoni ce
poi continua: - “Questi Sono solo alcuni dei punti, sul lavoro, che vogliamo
portare in Parlamento. Altri temi del programma parlano di ambiente,
uguaglianza, pace, giustizia, europa dei popoli non della finanza, questi sono i
motivi che mi hanno spinto ad accettare la candidatura al Senato nel Lazio in
questa lista.”
Dopo aver rilevato che tutti i partiti presenti in Parlamento si affannano a
cercare di far vedere che i loro sono candidati puliti e parlano di posti,
alleanze e nell'ombra stringono accordicchi politici, il candidato al Senato
sottolinea che: “RIVOLUZIONE CIVILE” ha costruito le proprie liste
inserendo, in posti elegibili, cittadini e cittadine che vivono del proprio lavoro
ed esplicitative dell'impegno della lista nei temi succitati.
“Sono quindi orgoglioso – conclude dunque Bizzoni - di poter partecipare a
questo progetto collettivo e contribuire, anche con la mia candidatura, a
realizzare l'obiettivo di riportare in Parlamento una vera rappresentanza
politica dei lavoratori.
La mia presenza nella lista del Senato è il riconoscimento del lavoro politico
che i compagni e le compagne del Partito della Rifondazione Comunista
svolgono quotidianamente nei posti di lavoro, nelle scuole e nei paesi dei
Castelli Romani, della litoranea e dei monti Prenestini – Lepini.
A chi è scoraggiato, a chi pensa che non ci sia più niente da fare e pensa che
la politica, ormai, sia solo un fatto privato di una casta separata dalla società e
interna alla borghesia padronale, dico che: cambiare si può! La partecipazione
dei lavoratori e delle lavoratrici consentirà la costruzione di una
“RIVOLUZIONE CIVILE” che spazzi via privilegi, ingiustizie e rendite di
posizione dei “padroni del vapore”.


ANNA MIRARCHI Candidata Camera dei Deputati Lazio 1
Ho deciso di mettere il mio impegno politico e la mia candidatura, al
servizio della lista“RIVOLUZIONE CIVILE” INGROIA.Si tratta di una
lista civica nazionale di cui faranno parte tutti coloro che in questi anni
si sono opposti alle politiche di Berlusconi e di Monti: partiti,
associazioni, comitati, uomini e donne che non hanno piegato la testa.
Con Ingroia, un progetto unitario della sinistra italiana che mira a
ricostruire per il presente e il futuro del Paese, una rappresentanza
unitaria del mondo del lavoro, dei movimenti, della società civile
progressista.Una coalizione quindi che prende la forma della lista:
perché tutti sono indispensabili, ma nessuno è autosufficiente. Nessuno
rappresenta da solo un’alternativa alle politiche neoliberiste, mentre
insieme possiamo costruirla.Il Polo della Sinistra contro il massacro
sociale e in contrapposizione a Monti, tanti diritti acquisiti sono stati
cancellati, ha eliminato l’Art. 18, ha introdotto la pensione a 70 anni. Ha
messo una vergognosa tassa sulla prima casa, l’IMU, facendo pagare
costi salatissimi a tantissimi cittadini, soprattutto ai meno abbienti.In
questo Paese dilaga la corruzione, tocchiamo livelli incredibili di
evasione fiscale e la mafia si sostituisce allo Stato. Per una nuova
questione morale e la buona politicaTocca a noi fare la Rivoluzione
Civile !


MAURIZIO SPEZZANO Candidato elezioni Regione Lazio
“Rovesciamento radicale di un ordine politico-istituzionale costituito”. Così
recita il Sabatini-Coletti alla voce “rivoluzione”. Così è stato per la
Rivoluzione Francese e per quella Americana; in campo produttivo lo è stato
per la rivoluzione industriale e la rivoluzione agricola; e tante altre ancora,
basti pensare alla rivoluzione dei costumi.
Ma che cos’è una RIVOLUZIONE CIVILE nel nostro caso? Se ne parla
ma se ne ignora quasi il significato, dovendo obbligatoriamente, per ragioni
politiche e di bottega, sminuire la portata della sua novità sul panorama
politico nazionale. RIVOLUZIONE CIVILE è il cambiamento radicale
della società. Radicale, “dalla radice, nel profondo”. Un mutazione profonda
che estirpa ciò che non produce più, che è esausto, che è diventato nocivo.
RIVOLUZIONE CIVILE è la nuova linfa che rimette al centro della sua
azione i diritti dei cittadini, riafferma la solidarietà, sostiene il lavoro e
cambia la giustizia nel segno dell’uguaglianza, combatte il malaffare,
incentiva la formazione e la cultura, sostiene le fasce deboli. Questa è la
nostra RIVOLUZIONE CIVILE da attuare in tutte le sedi, in parlamento,
in regione e nei piccoli comuni. Questa è la strada maestra del vero
cambiamento che muta l’esistente e rimette in moto la società.
RIVOLUZIONE CIVILE è la sterzata brusca che scuote ma rimette in
carreggiata la macchina che sta sbandando.
Spero di poter dare il mio contributo in queste elezioni per attuare quella
RIVOLUZIONE CIVILE di cui si sente il bisogno e che i cittadini
reclamano, stanchi dello strapotere dei soliti satrapi locali.

mercoledì 28 novembre 2012

Mille firme per le primarie dei lavoratori.


Domenica 25 le primarie dei lavoratori hanno fruttato la raccolta di oltre 1000 firme per la campagna referendaria su articolo 18, art. 8 e cancellazione della riforma Fornero sulle pensioni.
I banchetti per i referendum sono stati presenti nelle piazze di Ariccia, Albano, Nettuno, Anzio Labico e di tanti altri paesi dei Castelli Romani e della Litoranea.
C'è stata dunque una partecipazione popolare che difficilmente potrà essere conosciuta attraverso la lettura del giornale, una partecipazione che nessuna televisione ha sentito la necessità di far conoscere e raccontare. Daltra parte in un Paese governato direttamente da emanazioni dei poteri forti con il beneplacido del PdL, dell'Udc e del Partito Democratico i diritti dei lavoratori non fanno più notizia se non, troppo tardi, quando nelle aziende si profila l'ecatombe dei licenziamenti.
Ci hanno detto che per far uscire dalla crisi il nostro Paese era necessario eliminare i lacci del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Ci hanno detto che per salvare l'Italia era necessario ridimensionare le tutele dei lavoratori e prolungare la loro vita attiva. Monti ci dice che la medicina è stata amara ma oggi stiamo meglio. Tuttavia dopo questa cura miracolosa scopriamo che la disoccupazione che un'anno fa era all'8,5% oggi è al 10,8%. L'inflazione era al 2,5% ora è al 3,6% . I consumi che erano +0.1% ora sono – 3,2%. E' giunto il momento di fermare questi “successi”. Noi crediamo che per salvare l'Italia sia necessario ripartire dal lavoro e dai diritti. Per questo motivo abbiamo messo in campo i referendum sui temi che i lavoratori ritengono primari.
La sfida per raggiungere il quorum necessario a rendere validi i referendum, nel silenzio assordante di gran parte dell'informazione, non è facile, ma la mobilitazione dei circoli del Partito della Rifondazione Comunista continuerà anche nei prossimi giorni.
Sul sito http://referendumlavoro.blogspot.it/ è possibile vedere dove e quando poter firmare nei comuni del territorio dei Castelli Romani, dei monti Prenestini e della Litoranea.
I referendum sono una parte importante di una politica che si oppone al neoliberismo di Monti. L'alternativa politica a Monti non potrà venire dal PD che lo ha sostenuto, ma solo dalle lavoratrici e dai lavoratori che si riappropriano del diritto di partecipare direttamente alle scelte politiche che li riguardano.
Marco Bizzoni
Segreteria PRC “Castelli, Colleferro, Litoranea”
prccastelli@hotmail.it
http://prccastelli.blogspot.it

giovedì 22 novembre 2012

Prc Castelli, in piazza per le questioni PRIMARIE dei lavoratori.


Il 25 novembre il Partito della Rifondazione Comunista dei Castelli Romani, dei monti Prenestini e della litoranea sarà impegnato nel far esprimere i lavoratori sulle questioni PRIMARIE che attengono alla loro vita.
Nelle piazze di Labico, Albano, Genzano, Marino, Anzio, Nettuno e di molti altri comuni prosegue la campagna referendaria di raccolta firme per il ripristino dell'art. 18 e per l'abrogazione dell'art. 8 dell'ultima legge di stabilità del governo Berlusconi, che consente di derogare al contratto nazionale di lavoro. Continua inoltre la raccolta di firme per la cancellazione della riforma Fornero sulle pensioni.
Ci dicono quotidianamente che la medicina è amara ma bisogna prenderla. Ci dicono che senza Monti saremmo caduti nel precipizio. Ci dicono che tutto quello che è stato fatto era necessario per restare in Europa. Quello che non dicono, i grandi produttori di informazione, è che nell'ultimo anno le riforme pensionistiche hanno portato l'età di accesso alla pensione a 70 anni, con una redditività pari al 40% di quelle attuali. Nel frattempo, con la crisi, è cresciuta la disoccupazione, la cassa integrazione esplode e si intensificano i processi di precarizzazione del lavoro. Perchè, dunque, in queste condizioni il governo Monti canta le proprie lodi? Perchè i mercati effettivamente ne hanno riconosciuto il lavoro. Che non è stato, come tromboneggiano i quotidiani più diffusi, quello di salvare l'Italia, ma più semplicemente quello di ridimensionare i diritti, le aspettative, le possibilità di trovare e mantenere il lavoro e la certezza del reddito dei lavoratori. I quali si ritrovano, a conclusione delle “riforme necessarie”, con un “mercato” del lavoro sovraffollato a causa dell'allungamento dei tempi di pensionamento, in lotta tra genitori e figli per ottenere\mantenere un lavoro, perdenti perchè i redditi si riducono progressivamente perdendo la reale capacità di acquisto.
Quale Italia stanno salvando con le misure di austerità se non quella dei padroni, dei finanzieri e dei banchieri? Il PRC ritiene che possano essere compiute altre scelte per consentire al nostro Paese di rimettere in moto la macchina produttiva e far tornare a girare l'economia. Scelte che vedano le imprese pagare le tasse in modo proporzionalmente maggiore dei propri lavoratori, scelte che vedano lo Stato impegnarsi in un'operazione di redistribuzione del reddito nazionale in favore dei lavoratori invece che in favore dei padroni. Scelte che vedano il Paese impegnato nel creare concorrenza produttiva sui diritti del lavoro e non sul suo costo più basso.
Per questi motivi abbiamo avviato la campagna referendaria, per dare il segno della possibilità di percorrere altre strade per superare la crisi. Mettere la firma sui quesiti per cancellare la riforma pensionistica della ministra Fornero è veramente un azione PRIMARIA che i lavoratori possono fare. Per invertire la rotta seguita sino ad oggi, di compressione di reddito e di diritti, e ripartire nella riconquista di rapporti sociali in cui il lavoro ed il reddito non siano più considerato una merce ed il suo corrispettivo ma diritti disponibili per tutti. All'indirizzo http://referendumlavoro.blogspot.it/ è possibile vedere dove il 25 novembre il PRC sarà presente con i banchetti referendari.
Marco Bizzoni
Segreteria PRC “Castelli, Colleferro, Litoranea”